Il web e soprattutto le ricerche online stanno attraversando una fase di profonda trasformazione. Ce ne siamo resi conto tutti: le app di social media, le piattaforme di video brevi e soprattutto l’intelligenza artificiale generativa hanno radicalmente messo in discussione la nostra concezione tradizionale di ciò che significa trovare informazioni di qualità online.
A proposito di intelligenza generativa, il fenomeno globale di ChatGPT ha dato il via a una competizione serrata tra le grandi aziende tecnologiche nel campo dell’intelligenza artificiale. Sin dall’inizio del 2023, si sono visti movimenti significativi in questo settore: Google per esempio ha segnato il suo ingresso nell’arena dell’intelligenza artificiale generativa con una proposta che si profila come il diretto concorrente di ChatGPT: Google Bard. Quest’ultimo, l’8 febbraio 2024, ha subito una trasformazione, cambiando nome in Gemini, come annunciato ufficialmente da Google.
Ma come può Gemini trasformare il tuo approccio alle ricerche online? Scopri come funziona Gemini e come il nostro team di esperti può guidarti nel viaggio verso una navigazione web più efficace.
Come Funziona Gemini
Il settore dell’intelligenza artificiale in Italia sta registrando una crescita notevole. Nel 2023, ha visto un incremento del 52%, toccando una cifra di 760 milioni di euro, successivamente a un aumento del 32% già osservato nel 2022 rispetto all’anno che lo precedeva (Fonte: Osservatorio Artificial Intelligence School of Management del Politecnico di Milano).
In questo contesto Gemini, rappresenta uno dei più avanzati modelli linguistici di grandi dimensioni (Large Language Model, LLM) sviluppati da Google nel 2022 e resi accessibili al pubblico a luglio 2023. Questo tipo di modello linguistico, grazie all’addestramento su vasti set di dati, ha la capacità di comprendere, generare testo, tradurre lingue e produrre vari tipi di contenuti creativi, rispondendo efficacemente alle richieste degli utenti.
In termini semplici, un LLM può essere visto come un sistema informatico che ha acquisito la capacità di comunicare in modo simile a un essere umano. Ad esempio, richiedendo a Gemini di comporre una poesia, il modello utilizza la sua estesa conoscenza linguistica per creare versi grammaticalmente corretti e coerenti, potenzialmente originali o ispirati a composizioni esistenti, in modo tale che il risultato finale risulti paragonabile a quello che potrebbe essere generato da un umano.
Mercato dell’AI dal 2018 ad oggi (Fonte: Osservatorio Artificial Intelligence)
Le Differenze Tra ChatGPT e Gemini
Ora che hai capito come funziona Gemini ti starai chiedendo se c’è un’effettiva differenza tra Gemini e Chat GPT.
Ecco un breve riassunto delle caratteristiche principali, i punti di forza e le differenze tra le due piattaforme, così da poterti offrire un quadro chiaro di cosa aspettarsi scegliendo l’una rispetto all’altra.
- Integrazione di Internet: Gemini ha integrato l’accesso a Internet fin dal suo lancio, beneficiando della tecnologia di ricerca Google, mentre ChatGPT ha aggiunto la capacità di accedere a informazioni esterne più tardi attraverso Bing di Microsoft.
- Orientamento Funzionale: ChatGPT è progettato principalmente per facilitare conversazioni fluide e assistere con compiti basati sul linguaggio, emulando una discussione con un esperto. Gemini, invece, mira a elaborare informazioni e automatizzare compiti per risparmiare tempo all’utente.
- Capacità Multimodali: Con l’introduzione di GPT-4, ChatGPT ha acquisito la capacità di trattare dati visivi e audio, diventando multimodale. Gemini era già multimodale al momento del lancio, supportando vari tipi di dati fin dall’inizio.
- Affidabilità dell’Informazione: Gemini si mostra più cauto, evidenziando spesso agli utenti la possibile inesattezza dei dati per ridurre il rischio di fornire informazioni errate. Questo approccio mira a contrastare il fenomeno delle “hallucination”, dove l’AI presenta dati falsi come se fossero veritieri. ChatGPT invece è meno incline a segnalare esplicitamente la possibilità di informazioni inaccurati.
Attualmente, ChatGPT mantiene la sua posizione di leader tra gli AI chatbot grazie alle sue avanzate capacità conversazionali e alla versatilità nelle risposte. Tuttavia, Gemini di Google sta rapidamente riducendo questa distanza, mostrando significativi miglioramenti in breve tempo. Questo progresso suggerisce che Gemini potrebbe presto eguagliare, se non superare, le prestazioni di ChatGPT, portando a una competizione sempre più serrata nel panorama dell’intelligenza artificiale generativa.
Ci teniamo a ricordarti che sia Gemini che ChatGPT possono commettere errori, pertanto è importante verificare sempre le fonti. Nonostante ciò, la versione premium di ChatGPT (ChatGPT 4) offre un grado di accuratezza superiore. Riguardo a Gemini, valuteremo le potenzialità della versione a pagamento non appena sarà disponibile in italiano.
Come Cambiano le Ricerche Degli Utenti con l’Avvento di Gemini
Dopo aver approfondito l’impatto delle intelligenze artificiali generative, sorge una domanda fondamentale: come influenzeranno queste tecnologie le modalità di ricerca degli utenti su Google?
La rivoluzione in corso nell’accesso all’informazione e nella gestione della conoscenza rappresenta un cambiamento radicale nel nostro modo di interagire con il mondo digitale, segnando un’evoluzione significativa nelle abitudini di ricerca e nell’interazione online. L’introduzione di tecnologie come il “circle to search” sui dispositivi più recenti, quali i Pixel e i Galaxy S24, evidenzia l’inizio di un’era nuova dominata dalla ricerca multimodale. Questo approccio innovativo non solo arricchisce l’esperienza utente ma apre anche la porta a modalità di interazione finora inesplorate con la vasta biblioteca di conoscenza che è il web.
L’avvento di Gemini, con le sue capacità avanzate di intelligenza artificiale generativa, solleva interrogativi fondamentali su come cambierà la ricerca di informazioni online e, di conseguenza, le strategie SEO. La questione abbraccia l’intero processo decisionale dell’utente, richiedendo un ripensamento del cosiddetto “Messy Middle” ossia quell’insieme di azioni e considerazioni che precedono una decisione di acquisto.
In questo scenario in rapido cambiamento, diventa essenziale per le aziende comprendere come adattarsi e rimanere rilevanti. Non si tratta solo di interrogarsi sull’eventuale predominanza dell’intelligenza artificiale generativa come strumento esclusivo di una nicchia di “nerd”, ma di riconoscere che la SEO, così come la conosciamo oggi, è destinata a evolvere in risposta a queste nuove dinamiche di interazione e ricerca.
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